23 NOVEMBRE – Amministrazione Comunale e Pro Loco Colturano sottoscrivono il “Contratto di fiume” con Regione Lombardia.
Durante la serata è stato proiettato il filmato “Ciar cume l’acqua del Lamber” realizzato da Legambiente. Cos’è il Contratto di fiume o meglio l’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale”? Il Contratto di Fiume è teso al raggiungimento delle finalità previste dalla Comunità Europea in materia ambientale e, in particolare, in materia di acque, suoli, biodiversità e si configura come forma di Accordo che permette di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione del bacino fluviale” (World Water Forum, 200). Un simile obiettivo richiede uno sforzo di natura non solo istituzionale, ma anzitutto culturale, affinché le acque, non solo i fiumi, ma, più in generale, il territorio del sottobacino venga percepito e governato come “paesaggio di vita”. L’Expo del 2015 non è molto lontano e forse, come si sostiene da qualche parte, l’obiettivo di arrivarci strappando il Lambro al suo destino avvelenato resta una chimera? Durante la serata abbiamo sentito i ricordi e le testimonianze del dottor Gianluigi Meloni: sul Lambro si passavano le vacanze, qualcuno ricorda la spiaggia detta “dei sciuri”, si nuotava (di nascosto dai genitori), si pescava con la fiocina o addirittura con le mani (anni ’50). Il Lambro alimentava il reticolo dell’irrigazione dei campi ed era via anche di comunicazione tra i paesi. Poi sono arrivate le prime schiume bianche e con loro tutto è cambiato. Il fiume inizia il suo calvario. Con i contratti di fiume si tenta di costruire una rete di pianificazioni ambientali che vede coinvolti i vari soggetti impegnati (Comuni, Provincie, imprese, associazioni, cittadini ecc.) contemporaneamente e in sintonia per un percorso di riqualificazione fluviale. Gli obiettivi sono: riduzione inquinamento delle acque, riduzione rischio idraulico, riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali, condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua. A disposizione dei contratti di fiume sono già disponibili circa 80 milioni di euro, quasi la metà di quelli che occorrono per l’intero progetto. Cito in ultimo una proposta concreta presentata dal Gruppo Ala della nostra Pro Loco Colturano: ponte ciclopedonale, in prossimità della vecchia Cerca (quasi di fronte alla cascina Cappuccina per collegare le due sponde del Lambro. Con il ponte si chiuderebbe un circuito di circa 18/20 km che gira attorno al Lambro attraversando territori di Melegnano, San Giuliano, Mediglia e Colturano. Il ponte era stato inserito nella programmazione della TEM come opera compensativa ma della sua sorte non si sa nulla. Potremo ipotizzare di riaprire il discorso con i contratti di fiume?
Per approfondire: http://www.contrattidifiume.it —- http://www.youtube.com/watch?v=6x4s9NwXOK8&feature=player_detailpage
(trailer del filmato “Ciar cumè l’acqua del Lamber” – prodotto la Legambiente e realizzato da Elena Maggioni, Hulda Federica Orrù e Carlotta Marrucci)
vedi link:DAL CITTADINO DEL 23/11/2012
http://www.contrattidifiume.it/1530,Eventi.htmlhttp://www.contrattidifiume.it/1530,Eventi.html
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=6x4s9NwXOK8&feature=share]